venerdì 4 maggio 2012

Krishanmurti: Una Meditazione senza il Meditante


Mi chiedo: 
-" E' possibile, da subito, vivere senza attaccamento? Perché rimandare tutto a quando si è sul letto di morte? "
 Bisogna essere completamente liberi da ogni attaccamento ADESSO. Questo è il cambiamento.
«La meditazione può servire a questo cambiamento?»
È possibile fare a meno di qualsiasi stampella, di qualsiasi punto di riferimento, di qualsiasi ancora di salvezza? La cono­scenza e la fede non hanno nessuna importanza. Io credo che sia assolutamente necessario non dare nessun valore alle cose. Solo così la mente può trovarsi fuori dal tempo. Può trovarsi in uno stato di profonda meditazione dove non c’è più nessun risultato da ottenere. Dove non c’è più niente. Uno stato in cui chi medita non è la base, il fondamento di tutte le cose.
«Una meditazione senza il meditante?»
Fino a quando cerco di meditare non ci può essere nessuna meditazione. Mi riferisco invece a uno stato in cui c’è solo un cervello, una mente in meditazione. Questa è la base. L’univer­so è in uno stato di meditazione. Questa è l’origine di tutte le cose. Questo è possibile solo quando chi medita non esiste. È allo­ra che c’è la completa libertà dal dolore. Si entra in uno stato di meditazione solo con il completo annullamento dell’io.
«Ma è possibile questo tipo di meditazione?»
È possibile per il cervello, per un essere umano, essere completamente libero? Il meditante medita per ottenere qualcosa. Per mettere ordine nella propria vita. Se invece ci si libera dal meditante, la meditazione diventa "la meditazione dell’Universo". A quel punto la domanda se Dio esiste o meno non si pone più.
«Mettere fine al pensiero significa anche rinunciare ad agire?»
Il pensiero non è mai integro, unitario. È sempre frantu­mato, parziale. Si muove in cerchi concentrici. È incapace di percepire l’unità e, da quell’unità, agire. Il nostro cervello è una rete di parole. La parola è il simbolo, la memoria, il pensiero. Che cosa avviene quando osserviamo senza il pensiero? C’è un vedere Nuovo. Un ascoltare e un imparare senza la conoscenza. Così facendo si cancella l’io, perché l’io è conoscen­za. A quel punto si entra in contatto con un’enorme Energia. Un’Energia che non è creata dal pensiero. 
Quell’Energia è Compassione, è Amore. Quell’Energia è Intelligenza. Un’Intelli­genza che non è né mia né di nessun altro e...

 quell’Intelligenza AGISCE!!


Rishi Valley (Andhra Pradesh), dicembre 1982

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